La strada: una via da seguire,un percorso forzato, un nuovo inizio.
Guido Ben Pozzi la racconta a modo suo a Lombardini22
Il bello dell'arte è che ogni momento è quello giusto per organizzare un evento, una mostra, un'istallazione. C'è sempre qualcosa da raccontare al pubblico, che mai come oggi ha bisogno di sognare attraverso il godmento di qualcosa di bello e appagante per gli occhi, per la mente e per l'anima.
Negli spazi di Lombardini22 , il prestigioso studio di architettura con sede in Porta Genova nell'omonima via, ha luogo in questi giorni la mostra dell'artista Guido Ben Pozzi dal titolo "C'è solo la strada".
L'evento è stato pensato per celebrare l'imminente costruzione di due nuovi ponti sul naviglio. L'operazione ha come titolo Bridge the Gap 2013 ed è idea della società di via Lombardini.
Il progetto del ponte si può ammirare nella hall allestita come una vera galleria d'arte. Tra le poltrone e le scrivanie troneggia il plastico dedicato al nuovo progetto edilizio.
Questa atmosfera è arricchita dai lavori di Guido Ben Pozzi che ben si sposano col tema urbanistico d'insieme.
All'ingresso si viene accolti da una scultura in resina di un clochard addormentato su una panchina. L'impatto emozionale è forte e contrastante. La resa plastica fa cadere la mente in errore; sembra una persona reale e subito sale l'inquietudine se si pensa a quanti come lui si vedono in città , sotto i portoni o per strada.
All'interno poi la mostra ci presenta una serie di tele esposte accanto al cuore pulsante dello studio di progettazione. Come hanno dichiarato i soci di Lombardini22 :" è stato un onore condividere i nostri momenti lavorativi con quelli di Guido."
L'esposizione continua al piano superiore, regalandoci immagini suggestive di un uomo seduto in una comune tuta sportiva, una vecchia seduta e un cagnolino che sbuca da una coperta di panno grezzo.
Il background che circonda questi umili soggetti è comune a tutti: la strada. Il senso errante di questa esposizione ci accompagna di opera in opera proprio come se stessimo passeggiando per una strada qualunque e ogni quadro fosse un nuovo incontro, un nuovo pezzo di vita che arricchisce il nostro fagotto di viandanti un pò incerti.
Camminiamo come sospesi tra il reale e l' irreale, sapendo che quando usciremo da qui quello che si aprirà ai nostri occhi non saranno sculture o quadri, ma la realtà di una strada vera.
Eppure in fondo l'opera di Ben Pozzi lancia anche un messaggio profondo e positivo: la strada non è solo disperazione è anche rinascita.
La terra è anche luogo dove cadono i semi, in cui riposano dopo essere stati trasportati dal lungo viaggio del vento.
La strada non è solo il punto di uno sfortunato arrivo ma anche di una limpida speranza che, una volta toccato il suolo del fondo, ci fa ripartire, rinascere, rivivere.